sabato 18 settembre 2010

IL MUSEO ARCHEOLOGICO DEI CAMPI FLEGREI

Ad oggi è l’unico museo presente nella splendida zona dei Campi Flegrei, che coniuga bellezze storico-artistiche, paesaggistiche e naturalistiche. E’ il museo archeologico dei Campi Flegrei ubicato dal 1993  all’interno di alcuni ambienti del panoramico castello aragonese di Baia. Nel museo sono esposti importanti resti archeologici provenienti dalla stessa Baia, da Pozzuoli (Rione Terra) e da altre zone limitrofe. Uno scrigno di ricchezze e bellezze, ma spesso poco funzionante per le tante sale chiuse, le zone pericolanti e la scarsità del personale addetto alla vigilanza.
La missioni del museo è legata alla sua tutela, valorizzazione e fruizione dei beni conservati al suo interno. Queste funzioni vengono svolte attraverso: l’esposizione al pubblico delle sue collezioni, lo studio e la ricerca scientifica, le varie conferenze, visite tematiche e mostre, il prestito delle proprie opere.


Sala con i reperti del Rione Terra



Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei è un museo statale ed e’ gestito dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici  di Napoli e Pompei, organo periferico del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, con sede ufficiale nell’edificio del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Il museo non ha personalità giuridica, né autonomia finanziaria, né un proprio organigramma in quanto dipende dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta.
I percorsi di visita sono particolarmente interessanti. Essi infatti permettono di visitare le collezioni o sezioni con i loro oggetti secondo i raggruppamenti creati in base ai criteri e agli ordinamenti espositivi particolari del museo (topografici, cronologici, collezionistici). Inoltre sono previsti percorsi tematici e trasversali, organizzati secondo particolari chiavi di interpretazione.



Testa di Athena Lemnia



Il castello di Baia nasconde segreti oltre che nel suo interno anche nei suoi fondali. Infatti, grazie all’archeolgia subacquea, si è venuti a conoscenza di tutta una serie di edifici e statue ancora oggi sommersi al di sotto dello specchio d’acqua sottostante il castello. Ricordiamo a tal proposito il Ninfeo di Claudio, posto a circa 7 metri di profondità, formato da una sala rettangolare absidata circondata da un corridoio, con 4 nicchie per ogni lato lungo e ornato con varie statue di divinità.


Ricostruzione del Ninfeo di Claudio

Il Museo prevede molte sale non sempre aperte, soprattutto a causa del ridotto numero di personale addetto alla vigilanza. Molti ambienti quindi sono visitabili solo con visite accompagnate e in particolari orari. Tutti gli allestimenti sono dotati di pannelli didattici in lingua italiana ed inglese. Sono previste anche visite guidate didattiche a pagamento con prenotazione e visite guidate gratuite per le scolaresche sempre previa prenotazione. La documentazione sui beni conservati nel museo è consultabile attraverso richiesta da inoltrare un mese prima alla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta.






1 commento:

  1. Ci sono starto di recente ed è davvero un peccato che del museo sia visibile esclusivamente una sola sala...

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