Nei tempi passati e soprattutto in epoca medievale vi era la consuetudine di seppellire i defunti al di sotto degli edifici sacri; ciò avveniva un po’ in tutt’Italia. Ma il Cimitero delle Fontanelle nel cuore della Sanità napoletana può essere considerato un luogo a dir poco unico.
Si tratta di un grande ossario scavato all’interno della collina tufacea di Materdei, creato già nel 1500 e utilizzato fino alla metà del 1800 (1872).
Al suo interno venivano depositate le ossa di tutti coloro che non potevano permettersi una degna sepoltura, a causa del poco spazio che ormai rimaneva all’interno delle chiese. Quindi in gran parte resti usami appartenenti al popolo, quasi tutti anonimi, soprattutto teschi accumulati lungo il perimetro della struttura o in apposite teche ed edicole.
A partire dal 1 agosto del 2011 il Cimitero è stato restituito alla cittadinanza, dopo circa 5 mesi di chiusura, a causa dell’esigenza di consolidare le cavità tufacee e di recuperare, pulire e catalogare il suo materiale.